HOME . STATUTO . EVENTI . PAGINE SOCI


REGRESSO PRO CIVITATE
RASSEGNA STAMPA

 


Muri imbrattati: il Comune non vuole la guerra ai «writers»


Denuncia dell 'associazione «Regresso»


UNA VOLTA c'erano i teppisti che imbrattavano i muri e i pubblici amministratori che si prodigavano nel farli ripulire. Oggi potrebbe esserci l'eccezione alla regola. La denuncia è dell'associazione culturale «Regresso Pro Civitate», che da tempo conduce una assidua campagna per eliminare le scritte che deturpano centri storici e periferie urbane. Con le loro attrezzature tecnologiche, i membri di «Regresso» fanno tornare i mattoni lindi, contribuendo così ad arginare il degrado urbano. «La nostra impresa non è semplice — spiega Franco Cenerelli, anima dell'associazione —. Più di un anno fa abbiamo ripulito Fossombrone e ci eravamo ripromessi di rimetterci le mani qualora i teppisti avessero ripreso le bombolette in mano. Questo è avvenuto. Ma la sorpresa non è che i muri sono di nuovo sporchi.
La vera sorpresa è che il Comune pare non gradire la pulizia che vorremmo fare gratis. Abbiamo parlato con l'assessore competente. Ci ha detto: se ne riparlerà». Cenerelli aveva posto un'unica condizione: che l'amministrazione facesse una denuncia contro ignoti ai carabinieri per l'opera di deturpazione degli spazi pubblici. «Mi hanno fatto capire — dice Cenerelli — che è meglio non fare la denuncia, addirittura hanno detto esplicitamente che è meglio non dire niente ai carabinieri... Ma c'è anche un fatto più inquietante...».
Ovvero?
«In un muro compare una scritta "Cenerelli muori". E poi l'immagine di un impiccato. Si riferisce a me? 0 a mia madre, già preside di una scuola? Una cosa è certa: io la denuncia la farò, e subito».