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ATHEMARTEGIOVANE

 
VENERDI 27 LUGLIO
Ore 21.30 Inaugurazione
Ore 22.00 Concerto BUZZ BLUES


Giacomo Vitali:

Athema è una rassegna d'arte multimediale che coinvolge rispettivamente più discipline artistiche: la Pittura, la Scultura, la Musica, la Poesia, la Fotografia, l'Incisione, la Ceramica, la Videoarte.
E' una rassegna che, giunta appunto alla IX edizione, porta con se tutto un ritaglio di tradizioni artistiche ma anche un substrato così di appuntamenti, di manifestazioni ormai di dominio pubblico per i Fanesi.
Sono molto contento di presentare a sommi capi questa manifestazione questa sera, anche per la presenza del nostro assessore uscente delle Politiche Giovanili e neo-assessore alla Cultura Walter Adanti che della sua presenza ci omaggerà questa sera, con un piccolo discorso o lungo discorso.
Athema ha un titolo, verte su un tema che è "contaminazioni".
Gli organizzatori, l'Associazione Regresso Arti e il Centro Giovani S.Arcangelo, hanno voluto quest'anno con questo titolo dare una svolta rispetto alle altre edizioni.
In che senso una svolta? Nel senso che, se tutti gli altri anni, nelle passate edizioni, Athema è sempre stata una rassegna multimediale e quindi tutte le espressioni entravano nel discorso artistico e in questa sinergia, quest'anno con le contaminazioni s'è voluto ancora saldare, arrivare a questa sinergia, a questo connubio profondo.
Dicevo, gli organizzatori, l'Associazione Regresso Arti e il Centro Giovani S.Arcangelo, non hanno voluto in alcun modo, porre dei limiti al tema, nel senso che le contaminazioni, mi dicevano, per loro, venivano lette nel senso più ampio del termine, quindi contaminazione filologica per riprendere appunto l'etimologia della parola, che è un vero e proprio lasciare un'impronta tattile, fino ad arrivare alle moderne contaminazioni anche portatrici di significati anche non troppo positivi in questo senso.
Quindi ci si muove all'interno di sinergie, di espressioni e anche di manifestazioni, nella pittura, nella scultura, notevolmente diverse ma anche estremamente affini.
La mostra, oltre al contenuto, si muove in due ambiti: uno espositivo, che trovate dall'altra parte, nel cortile della scuola Padalino, e l'altro invece dedicato alle serate dedicate agli incontri in cui le sinergie, appunto, le contaminazioni si legano di volta in volta tra poesia e musica, tra musica e arti visive, eccetera.
Tutte queste manifestazioni, che trovate nel pieghevole che potete ritirare, si terranno nelle varie serate.
Prima di arrivare a tutto quello che riguarda il discorso, diciamo, più burocratico, i ringraziamenti eccetera, cederei subito la parola all'Assessore Walter Adanti.
 



Walter Adanti (Assessore alla Cultura):

Dirò anche alcune cose.
Siamo qui in questa scuola, l'anno scorso eravamo alla Rocca Malatestiana.
Gli ambienti sono estremamente diversi e anche l'effetto spaesamento è diverso, però forse capita abbastanza bene perchè il tema dell'anno scorso "i quattro elementi" in mezzo a questo blocco di petra, di mattoni, risaltava di più, si sentiva forte la presenza della pietra, del prato...
C'è un discorso con i quattro elementi molto forte che così l'anno scorso quell'ambiente era estremamente adatto.
Adesso quell'ambiente, diciamo, è andato per un breve periodo (speriamo) in... sta attraversando una ristrutturazione proprio perchè venga ridato ai giovani, a queste espressioni a dei livelli, diciamo, superiori, migliorato e qualificato, si spera anche attrezzato meglio, proprio per tutta una serie di manifestazioni che questa città ha e che non sa dove mettere.
Questo ambiente chiaramente è stato adattato però, diciamo, l'effetto "spaesamento" che dà anche questo ambiente qui è strano perchè è il sapore del collegio, che anche la scuola non è riuscita a togliere questo sapore di vecchio di collegio, dei bambini con le mantelline e i cappellini... ancora girano nella mente in questo istituto queste figure qui.
Allora questo tema delle contaminazioni si adatta, ha un rapporto conflittuale, violento, ma anche, diciamo, rimbalza di più l'effetto della diversità dei linguaggi.
Noto che nel tempo questa rassegna raccoglie opere sempre più interessanti, più mature, non è una rassegna sicuramente in declino, questo è anche sintomo del fatto che l'aspetto espressivo tra i giovani è un aspetto in crescita.
Rendiamoci conto che non c'è una grande organizzazione, c'è un po' d'improvvisazione in questa manifestazione, è fatta tutta da giovani non professionisti, ma il fatto che sia riuscita a mettere insieme tante opere di molto interesse, è un ottimo segno di una rinascita del discorso espressivo presso i giovani.
Poi volevo aggiungere una cosa, anche il tema delle contaminazioni è un tema molto interessante, giusto, è un periodo in cui non ci sono più certezze, le presenze sul territorio son tante, culturali, di linguaggi, di visioni, la società si frammenta e quindi è bene che trovi poi una sua sintesi appunto con le contaminazioni.
Le contaminazioni sono un discorso interessante perchè vuol dire un discorso non di chiusura, un discorso di curiosità, di rapporto, di relazione, e d'altronde quando in un contesto ci sono tante culture presenti, il prodotto culturale è sempre più ricco e più maturo.
Volevo dire poi una cosa, saluto tutti come assessore uscente alle politiche giovanili e chi mi ha seguito per questi... questo è il mio terzo "Athema" diciamo, però spero di non abbandonarla del tutto in quanto penso che questa manifestazione essendo anche l'unica manifestazione di tipo espressivo per lo meno che riguarda i giovani, e riguarda la produzione in questa città, anche dal punto di vista della cultura sarà bene dargli un occhio ed avere una certa attenzione.
Vi presento invece Samuele Mascherin che penso per le politiche giovanili non abbia bisogno, diciamo, di un traduttore per conoscere quali sono le tematiche e le sensibiltà dei giovani, vista la sua età e la sua formazione.
Passo la parola a Samuele Mascherin, attuale assessore alle politiche giovanili, nonchè ai servizi educativi.





Samuele Mascherin (Assessore alle Politiche Giovanili e ai Servizi Educativi):

Io farò semplicemente, per ovvi motivi, un saluto molto breve.
Un saluto che, oltre a nome mio, porto a nome del Comune di Fano, un saluto al quale poi associo i complimenti.
I complimenti agli organizzatori di questa IX edizione di Athema, quindi le ragazze e i ragazzi del Centro di Aggregazione giovanile S. Arcangelo, le ragazze e i ragazzi dell'Associazione Regresso.
Solo due parole, proprio molto brevi.
Per me è, come dire, più di una soddisfazione personale, è più un onore poter portare il mio saluto e inaugurare questa IX edizione di Athema per un motivo molto semplice.
Come ricordava Walter io sono giovane, particolarmente giovane, se non altro rispetto agli assessori che mi hanno preceduto, Walter compreso, io ho avuto una fortuna in questi anni da giovane: di poter seguire fin dalla prima edizione questa manifestazione.
E' nove anni che ogni anno vengo ad Athema, con le mie amiche e con i miei amici, e rappresenta una soddisfazione, quindi, poter inaugurare questa iniziativa, anche perchè appunto, ha secondo me un valore anche simbolico se vogliamo.
Da un lato perchè, il fatto che inaugurarla sia un ragazzo di ventuno, ventidue anni, dà anche un segno della generazione che in questi anni è cresciuta, è cresciuta anche con Athema, e che si ritrova oggi ad organizzare iniziative di questo tipo, seguite e rappresentate, e dall'altro perchè Athema rappresenta un po' una cifra della crescita che c'è stata nella nostra città da parte del protagonismo giovanile, soprattutto da parte dei giovani artisti.
Perchè sicuramente questa è un'iniziativa che, negli anni novanta, fino ad arrivare ad oggi, ha rappresentato il momento migliore della creatività giovanile in questa città, riuscendo ad aprirsi, anno dopo anno, non solo alla città e ai ragazzi di questa città ma anche ai ragazzi e alle ragazze delle altre città della regione, uscendo anche, in alcuni casi addirittura, dall'ambito regionale.
E' quindi con grande soddisfazione che porto il mio saluto, quello del Comune e, ecco, che dire? Complimenti nuovamente agli organizzatori, anche ai dirigenti della Scuola Padalino che in tempi brevi si sono dimostrati più che disponibili a venire incontro alle nostre esigenze, perchè è vero: sicuramente quest'ambiente non è quello un po' più suggestivo della Rocca Malatestiana, ma è anche vero che è uno spazio, è uno spazio che ci è stato dato e che ha permesso anche quest'anno di dare libera espressione alle opere d'arte (non ho nessun disagio a dirlo) di tante decine di ragazze e di ragazzi.
Con questo concludo perchè queste presentazioni ufficiali, io per primo le ho sempre viste un po' con diffidenza e quindi... complimenti a tutti ed iniziamo con la IX edizione di Athema.